La maggior parte sono nascoste, superstiti silenziose di un’epoca passata, quando Perugia era detta la Turrena: nel XIII secolo erano oltre settanta le torri che si ergevano, imponenti, su strade e vicoli cittadini.
Che fossero posti di guardia o testimonial della ricchezza dei nobili e dei borghesi più agiati, oggi sono quasi scomparse del tutto: terremoti, ristrutturazioni edilizie e guerre cittadine…e poi la Guerra del Sale che nel XVI secolo provocò un moto di ribellione tra i perugini. Le pagine dei cronisti dell’epoca ci raccontano di come questi – obbligati dal papa Paolo III Farnese ad acquistare il sale nelle esose saliere pontificie – dapprima si privarono del suo uso, poi si ribellarono allo stesso pontefice dichiarando guerra. Le fiere truppe cittadine ebbero la peggio e la Turrena città sottomessa: le torri signorili, tra i principali simboli del potere, vennero distrutte per lasciare campo alla monumentale Rocca Paolina, simbolo del potere papale sulla città.
Oggi le vie dell’acropoli conservano ancora tracce delle antiche vestigia, magari assorbite nell’edilizia rinascimentale: la Torre degli Sciri, da poco riportata al suo antico splendore e la sola rimasta intatta, la Torre del Palazzo dei Priori, la Torre dei Donati, fino al Cassero di Porta Sant’Angelo…per citare alcune di queste opere che si fanno ammirare da chi cammina per le vie di Perugia con il naso all’insù….