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CURIOSITA’ SULLA CIPOLLA

Contro la tosse insistente. Porre nel forno alcune cipolle fresche e, una volta cotte e passate al setaccio, aggiungervi 5 cucchiaini di zucchero, due di miele e a piacere uno di cognac.

Il trucco c’è ma non si vede. In casa vostra c’è qualcuno che storce il naso davanti alla cipolla? Niente paura: basta infatti avvolgerla in un tulle delle bomboniere, legarlo con un filo ed immergerlo nella pentola, lasciando il filo all’esterno. A cottura ultimata estrarre il sacchetto dalla pentola: il sapore c’è, ma la cipolla non si vede.

In cucina. Far abbrustolire le cipolle senza bruciarle non è facile. Per fare in fretta, unire un cucchiaio di zucchero e mescolare. In poco tempo le cipolle saranno arrostite a puntino e ben croccanti. Se invece si preferiscono cipolle morbidissime, bisogna farle cuocere con acqua e olio a fuoco basso.

Spremuta di cipolla per…Il succo di cipolla spremuta, passato con una garza sulla pelle del viso colpita da acne e da foruncolosi, è un rimedio assai efficace.

Vino di cipolla. Si sa che la cipolla ha un potere diuretico e disintossicante. Il vino di cipolla si ottiene lasciando macerare 5 cipolle pelate in un litro di vino bianco. Filtrare e conservare. Berne un bicchierino la mattina a digiuno.

Con la cipolla si cura la cistite. Far bollire 4 belle cipolle in un litro di acqua fino a quando non si spappolano. Togliere allora dal fuoco e lasciare raffreddare e filtrarle. Tenere il liquido ottenuto in frigorifero e berlo durante la giornata. Ripeter l’operazione per un mese, bevendo tutti i giorni l’acqua di cipolla

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PROPRIETA’ TERAPEUTICHE DELLA CIPOLLA

La cipolla ha una composizione chimica molto varia. Può essere considerata interessante sia dal punto di vista nutrizionale, sia per l’impiego terapeutico. Le parti maggiormente impiegate sono i bulbi, in cui sono presenti componenti aromatici, soprattutto solforati, che stimolano la lacrimazione e conferiscono alla cipolla il suo caratteristico sapore leggermente acre. La cipolla è ricca di sali minerali, specialmente iodio, zolfo, sali di calcio, vitamine A e C.

È largamente usata nella medicina popolare ed in erboristeria.

L’uso terapeutico della cipolla è molto antico. In India e in Egitto era nota soprattutto per l’impiego medicinale. Fu utilizzata a scopo terapeutico per tutto il medioevo ed anche in epoca rinascimentale.

Si consigliava, ad esempio, di riempire l’orecchio di polpa di cipolla per mandare via il mal di testa. Contro i morsi velenosi si suggeriva di usare  una cipolla cruda, pestata, mescolata con sale.

Contro le intossicazioni dovute al mangiare e bere smoderato, si diceva che bisognasse prendere due grosse cipolle ed abbrustolirle sui carboni. Una volta ben cotte e calde, quanto si può sopportare, dovevano essere legate sotto la pianta dei piedi e coprire bene il malato, lasciandole finchè non avesse cominciato a sudare abbondantemente.

La cipolla si diceva attrae a sé il veleno.

La cipolla ha un’azione tonica sul cuore.

Ha un effetto diuretico-depurativo. Infatti, ingerita in discrete quantità e preferibilmente cruda, provoca un’intensa diuresi, con un effetto che si protrae per almeno 24 ore.

L’azione diuretica la rende preziosa nei casi di uricemia ed obesità.

È utile ai diabetici perché capace di abbassare il contenuto zuccherino nel sangue. Contiene, poi, un olio essenziale, che favorisce l’attività dell’apparato digerente ed ha potere antifermentativo.

È efficace contro le affezioni bronchiali e la tosse. Il bulbo della cipolla lessato è utile a prevenire l’infarto cardiaco e a regolare la circolazione del sangue. Per uso esterno la cipolla è emolliente e serve anche per i gargarismi. Le fette fresche, strofinate sul cuoio capelluto, combattono la caduta dei capelli.

Il succo fresco, essendo antisettico, è ottimo sulle punture di vespe e api ed api e per curare scottature.

Si può inoltre utilizzare per la maturazione di ascessi e foruncoli e per facilitare la rimarginazione delle piaghe.

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CIPOLLA, ANFORA LUMINOSA…..

La cipolla è originaria della vasta zona dell’Asia centro–occidentale che abbraccia le zone montuose della Turchia, Iran, Afghanistan, fino all’India. Si ritiene che fosse già conosciuta 5000 anni fa. Già nel 3200 a.C. gli Egiziani la consumavano e la apprezzavano tanto da considerarla sacra e sembra che ne facessero uso nei giuramenti. Per merito dei babilonesi, degli Assiri e dei Greci la cipolla, insieme all’aglio, fu introdotta nel bacino del Mediterraneo. I Romani la utilizzavano moltissimo. Nel Medioevo fu introdotta in Europa e, quindi, anche in Italia.

La cipolla è una pianta neofita bulbosa, erbacea, di altezza che può variare tra 50 e 150 cm. Al termine del primo anno del ciclo vegetativo, si ha la formazione di foglie più o meno carnose, fistolose e di bulbo parzialmente ingrossato. Al termine del secondo anno, la pianta, al massimo del suo ciclo di sviluppo vegetativo, ha radici fascicolate piuttosto corte e poco ramificate.

Ha un bulbo fornito di  sottili tuniche esterne ed internamente costituito da strati carnosi sovrapposti, detti catafilli. Può avere forma tondeggiante, appiattita, globosa, turbinata (a trottola), piriforme o affusolata. Il colore delle tuniche può variare dal bianco, al biondo chiaro ed intenso, al ramato fino al violaceo-porporino. Dal centro del bulbo parte uno scapo, cavo, verde, rigonfio alla base, contornato da foglie alte, verdi, cave e appuntite. All’apice dello scapo troviamo un’infiorescenza biancastra o rosea, formata da piccoli fiori con 6 petali.

Tutte le parti della cipolla sono molto aromatiche. Le diverse varietà della cipolla si distinguono a seconda del loro colore esterno, della forma e della stagione di maturazione e, quindi, di raccolta.

Si va dalle primaticce (da consumo primaverile ed estivo) a quelle tardive (da consumo invernale). La coltivazione della cipolla richiede un terreno non eccessivamente concimato con letame, mentre è necessario un notevole apporto di potassio.Dopo la raccolta, le cipolle si conservano in gruppi appesi, formando con gli scapi, ormai secchi, delle trecce o reste.

Per la coltivazione della cipolla si può avere un calendario con tre possibilità:

1) semina di marzo e raccolta di agosto

2) semina in luglio-agosto e raccolta in maggio-giugno

3) semina in febbraio-marzo e raccolta in luglio-agosto-settembre.

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SCHIACCIATA CON CIPOLLA DI CANNARA

250 g di farina

15 g di lievito di birra

½ bicchiere di olio extra vergine di oliva

1 cucchiaio di strutto

acqua

1 pizzico di sale

2 cipolle di Cannara

qualche foglia di salvia

pepe

Impastate la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida. Lasciate lievitare in luogo tiepido per circa 2 ore. Lavorarlo con le mani, amalgamandovi l’olio, lo strutto ed il sale.

Stendete la pasta dello spessore di circa un dito e sistematela sulla placca da forno unta con un poco d’olio.

Affettate le cipolle, sbollentitele in acqua per qualche minuto, scolatele e ricoprite la teglia. Aggiungete qualche foglia di salvia, salate e pepate e cospargete con un filo d’olio extravergine d’oliva.

Cuocete in forno caldo a 180-200° per 15-20 minuti circa.

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Cipolla di Cannara

La cipolla di Cannara detta anche PIATTA DI CANNARA (DORATA E ROSSA) ha il bulbo di colore bianco di forma rotondeggiante, con poli convessi (schiacciati).

La semina avviene a pieno campo nel mese di marzo, mentre la sarchiatura nel mese di aprile, ripetuta più volte. Data la particolarità del prodotto il controllo delle fitopatie viene effettuato con prodotti a base di rame. Le irrigazioni sono abbondanti ma frequenti. Si procede alla raccolta nei mesi di luglio e agosto ed asciugatura nel campo. Seguono le fasi di pulizia e selezione, del prodotto per tipo e calibratura. I bulbi vengono “intrecciati”, pronti per la vendita.