Ma quello che più conta non è la razza del cane quanto il suo addestramento. Per cui servono abilità e pazienza. Si comincia quando l’animale ha almeno 5 mesi. È una scuola nella quale la laurea arriva solo verso il terzo o quarto anno. L’addestramento va svolto più come un divertimento che un lavoro, da interrompere ai primi segni di stanchezza. Il cane deve sviluppare un forte senso di fiducia, di rispetto e di “appartenenza” nei confronti del padrone. Apprende in fretta i comandi: “Fermo!”, “Seduto!”, “Cerca!”. E impara
a rispondere con prontezza quando sente il suo nome.
Si inizia giocando con uno strofinaccio che avvolge un tartufo, uno “scorzone” tenuto chiuso per qualche giorno dentro un barattolo di vetro. Il cane gioca a strappare il piccolo straccio profumato dalle mani del padrone. E quando lo porta via viene premiato con un
incoraggiamento e un boccone. Intanto, “sente” l’odore del tartufo come sempre più familiare. Nei giorni successivi il gioco continua con un bastone alla cui estremità viene prima attaccata una pallina e, poco dopo, un piccolo tartufo.
Quando il cucciolo “conquista” la preda, viene di nuovo gratificato con un premio. Ogni tartufo un “riconoscimento”. E a ogni tartufo l’animale associa qualcosa di buono da mangiare. Proverà anche a mordicchiare il tartufo ma non dovrà subire rimproveri.
Nella lezione successiva, il minuscolo fungo profumato viene messo in un contenitore forato di metallo, come quello che viene usato per gli infusi. Il cane lo annusa e lo prende in bocca. Quando proverà ad aprirlo gli verrà insegnato un altro comando:”Lascia!”.
Quando imparerà a farlo, arriveranno nuove coccole e ricompense. Il cane acquisterà sicurezza e fiducia nei suoi mezzi con il lancio ed il riporto del piccolo contenitore, a distanze via via sempre maggiori. Poi arriverà la fase nella quale il contenitore con dentro
il tartufo verrà sepolto sotto un piccolo strato di terra. Il cane proverà a raspare. Incoraggiato, lo farà in modo frenetico fino a prendere in bocca il tartufo. Al comando “Lascia!” saprà già che è in arrivo un altro premio.
Il tartufo “inscatolato”, lezione dopo lezione, verrà sepolto più lontano e a maggiore profondità. Il cane imparerà a non smettere di cercare. Una volta “laureato”, sarà pronto alla prova del bosco.
Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Black & White – Di quale tartufo sei? STORIE, LEGGENDE, CURIOSITÀ“