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Miele cristallizzato…consigli

La maggior parte del miele tende a cristallizzare per fenomeno spontanei e del tutto naturali.

Per riportare il miele cristallizzato allo stato liquido è sufficiente scaldare il vaso a bagnomaria senza superare i 40° centigradi.

Ma attenzione…il calore, soprattutto se mal controllato, può distruggere le preziose qualità biologiche degli enzimi, delle vitamine  e dei fattori antibiotici contenuti nel nostro miele.

Questo naturalmente vale per godere appieno delle sue benefiche proprietà.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – Frutti di bosco e miele”

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Miele di melata

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Il miele di melata, generalmente scuro, a volte quasi nero con tonalità dal rossastro all’ebano, raramente è oggetto di processi di cristallizzazione.

La melata proviene dalla linfa dei fiori, ricca di sostanze zuccherine, estratta dagli afidi ed espulsa sotto forma di goccioline che le api raccolgono e trasformano in miele.

esistono molti tipi di miele di melata; in Umbria il più diffuso è quello di quercia, dal sapore forte, di colore bruno tendente all’ebano.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

Proprietà

Il miele di melata presenta proprietà lenitive e antibatteriche: in particolare può calmare la tosse e lenire i disturbi a carico delle vie aeree. 

I polifenoli di cui è ricco lo caratterizzano anche per proprietà antiossidanti, mentre gli olisaccaridi presenti contribuiscono al fisiologico funzionamento dell’apparato gastrointestinale.

Rispetto al miele di nettare, presenta un maggior contenuto di sali minerali e oligominerali, tra cui magnesio, manganese, potassio e ferro, nonchè un indice glicemico più basso anche rispetto alla maggior parte dei dolcificanti.

 

lupinella

Miele di lupinella

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Il miele di lupinella ha un sapore delicato e molto gradevole, ma oggi è considerato raro in quanto la coltivazione di lupinella, utilizzata come foraggio per il bestiame, è stata quasi ovunque abbandonata.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

Proprietà

Si riconoscono proprietà disintossicanti per fegato, nonché  sedative ed emollienti. 

miele di girasole

Miele di girasole

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Il miele di girasole, dal colore giallo vivo e intenso, ha un sapore leggermente erbaceo, che tende a stemperarsi diventando delicato dopo la cristallizzazione.

È un ottimo emolliente per le tossi stizzose  delle prime vie respiratorie.

Classico miele estivo, racchiude nelle sue caratteristiche tutta la solarità della pianta e della stagione.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

miele acacia

Miele di acacia

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Dal colore più chiaro, che va dal bianco al giallo paglierino, il miele di acacia, caratterizzato da un’alta percentuale di fruttosio, ha un sapore particolarmente delicato ed è noto come miele che resta sempre liquido per l’assenza dei processi di cristallizzazione.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

miele di castagno

Miele di castagno

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Il miele di castagno, dal colore scuro con tonalità rossastre, si caratterizza per avere un sapore forte, leggermente amarognolo e aspro, per essere ricco di sali minerali, soprattutto di ferro; è adattissimo ai convalescenti, agli anemici e agli sportivi.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

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Il miele millefiori

Anche nella nostra terra l’apicoltura è una tradizione antica e grazie ai veri studi e all’utilizzo delle tecniche sempre più avanzate è oggi possibile, nel nostro territorio, trovare molteplici varietà di miele.

Il miele millefiori è quello maggiormente prodotto e consumato; non è facile descriverne le caratteristiche in quanto variano a seconda dei fiori usati di volta in volta dalle api, ma può essere considerato il re dei mieli.

Un’unica caratteristica accomuna tutti i millefiori: la cristallizzazione che avviene quasi sempre nel corso di alcune settimane.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

 

miele

Il miele…biologicamente parlando

Gli studi contemporanei ci consentono di definire il miele sotto due punti di vista: considerando l’aspetto biologico  il miele deve essere definito come un alimento di riserva delle api che attraverso, la raccolta di nettare e polline,assolvono alle loro necessità di accumulare scorte di cibo, mentre dal punto di vista alimentare, può essere visto come una fonte  di zuccheri semplici e per questo è un cibo altamente energetico e dolcificante.

In questa categoria è l’unico che non necessita di alcuna trasformazione per arrivare dalla natura alla nostra tavola.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”

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Il miele…un prodotto antico

I primi dati storici circa la produzione di miele risalgono all’antico Impero Egizio, quando vennero avviati i processi di domesticazione e allevamento delle api.

In questo periodo storico i prodotti dell’alveare trovavano una larga utilizzazione non solo nell’alimentazione ma anche nella medicina e nella cosmetica.

Non meno dediti all’apicoltura furono i Greci che svilupparono un sistema produttivo alquanto progredito e ricco di varie qualità di miele. Il miele era molto presente nella dieta alimentare ed era alla base di molti cibi: particolarmente utilizzato nei dolci (torte al miele e cotte mielate), per le conserve di frutta (mele e pere) e per moderare il sapore aspro del vino greco.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra – I prodotti del bosco”