La Civitas Sobariae nasce in età romana imperiale sulla sommità di un colle fra i torrenti Cerfone e Sovara.
I Longobardi ne faranno un fortilizio per dominare una larga parte della Valle Tiberina. La visita inizia dalla parte più alta dell’antico nucleo cittadino, il Cassero o Rocca, residenza dei signori del luogo.Dall’incantevole piazzetta, situata al centro del paese, si può dominare con lo sguardo la vallata sottostante: un colpo d’occhio mozzafiato che comprende ogni sfumatura di verde delle dolci e ridenti colline della Valle Tiberina. Qui è possibile rivivere i concetti di spazio e tempo medievali. Lo si capisce percorrendo la suggestiva fitta rete di camminamenti sotterranei che si snodano per buona parte del perimetro murato quattrocentesco. Volte, cisterne, percorsi del sottosuolo di cui l’acqua, pura e incontaminata, è l’assoluta protagonista.
Un Medioevo che qui sfuma lentamente in un Rinascimento caratterizzato dalla presenza di famiglie signorili – i Bourbon del Monte, i Malatesta, e soprattutto i Vitelli – che hanno saputo coniugare l’abilità di condottieri con quella di mecenati raffinati.
Artisti come Raffaellino del Colle, Donatello, Pomarancio, Signorelli arricchiscono il suo patrimonio d’arte.
Nella Chiesa di San Francesco di impianto trecentesco, si trova la nicchia affrescata con una Madonna fra Santi e Angeli attribuita a Luca Signorelli. Nel braccio destro del transetto è ammirabile la tavola di Cristo in gloria di Raffaellino del Colle, in quello sinistro una tempera su tela di Niccolò Circignani detto il Pomarancio raffigurante la Deposizione. Nella cappella dell’abside è presente la terracotta policroma di Donatello, il capolavoro restaurato della Madonna di Citerna (1415-20).
Nella Chiesa di S. Michele Arcangelo c’è la grande Tavola con Crocifissione (1570) eseguita dal Pomarancio. Nella seconda cappella di sinistra si trova la Madonna con Bambino di Luca Della Robbia il Giovane.
Il percorso artistico si conclude con la visita alla Casa Prosperi Vitelli – palazzo quattrocentesco che conserva uno splendido camino – e l’ex convento francescano sede oggi del Palazzo municipale, dove è possibile visitare la Sala degli Ammassi: suggestivi spazi sotterranei, che custodiscono antiche cisterne per la raccolta delle acque.
Durante l’estate, questo scenario naturale che si apre sereno sulla valle diventa un luogo centrale per la cultura visiva attraverso la molteplicità dei punti di vista rappresentati al Festival CiternaFotografia, un’importante occasione di eventi, corsi e bookshop dell’immagine, che attrae fotografi e critici dell’estetica dello sguardo.
Un luogo così bello, inserito non a caso nei Borghi italiani più belli, invita a passeggiate nei dintorni.
Si possono scoprire il Cammino di San Francesco ed il parco del Belvedere ma anche luoghi di culto e meditazione come il cinquecentesco Monastero del SS. Crocifisso, in località Cerecchio. A Fighille, frazione del Comune esiste il Piccolomuseo, delizioso museo sulla pittura contemporanea, allestito nel palazzo più antico del paese.
La ricchezza di questo territorio sembra non esaurirsi mai: nelle vicinanze c’è Monterchi che ospita la Madonna del parto di Piero della Francesca, opera sublime e umile al tempo stesso perché ancora visitata dalle partorienti per avere protezione durante il travaglio.
Nel 1860, prima fra tutte le città umbre, Citerna entrò a far parte del Regno d’Italia.
Da Ritratti di Storia – VIAGGIO NEI CENTRI STORICI DEL COMPRENSORIO ALTA VALLE DEL TEVERE della Camera di Commercio di Perugia