Ricami: dipinti di ago e filo

 

“… Il ricamo è una decorazione, un motivo o un ornamento creato con ago e filo su un tessuto. I metodi principali di ricamo sono su disegno o a fili contati. Nel primo caso, il tema si riproduce sul tessuto, anticamente con la tecnica dello spolvero, oggi a matita o a ricalco. Poi si ricama mediante tecniche differenti. Il ricamo a fili contati prevede l’uso di tessuti a trama abbastanza larga e regolare, in modo da poter tenere conto del numero di fili ed eseguire il ricamo da punti omogenei per grandezza. Si ricama direttamente sul tessuto contando i fili di ordito e di trama. Variamente associati tra loro, i punti a fili contati compongono stili di ricamo ornamentale eleganti, raffinati e molto antichi. Mentre per i filati la fibra più usata è il cotone, i tessuti utilizzati sono molto vari.

Ars Panicalensis. È una tecnica che si esegue esclusivamente su tulle in cotone o in seta. Il disegno, riprodotto su carta oleata, si appunta sul tulle e si rafforza con un supporto di carta da pacchi. Il ricamo ad ago si esegue a Punto Filza con differenti retini, per ottenere effetti di vuoti, pieni e chiaroscuri. Fiori, medaglioni, uccelli del paradiso, volute barocche, sono i soggetti privilegiati dell’Ars Panicalensis, uno tra i ricami a mano su tulle più ricercati.

Filet a mòdano. Si presenta come una rete sulla quale si ricamano motivi a Punto Tela, Punto Rammendo e Punto Spirito. La rete a filet viene realizzata a fili liberi annodati, attraverso l’impiego di un lungo ago di legno a doppia cruna aperta, chiamato mòdano. La lavorazione comincia dal vertice di un primo riquadro e si allarga via via obliquamente, annodando il filo in modo regolare per ottenere i successivi riquadri, fino a raggiungere la dimensione desiderata.

Punto Antico. È una tecnica di ricamo a fili contati da eseguire su tessuto a trama visibile e regolare. La decorazione, molto lineare e sobria, si basa sull’alternarsi di vuoti, come le sfilature o gli ajourés, e pieni nella forma di disegni geometrici a Punto Reale, a cui si aggiungono punti a rilievo come il Punto Vapore o il Punto Riccio e punti di finitura come il Punto Erba, il Quadro e altri, ognuno con una particolare funzione: riempimento, trasparenza, rilievo e definizione.

Punto Assisi. È costituito dall’accoppiamento di due punti: il Punto Scritto, che si utilizza per i contorni del motivo e il Punto Croce, con cui si riempono gli spazi attorno al disegno. La tecnica è a fili contati, per cui non prevede che il disegno venga tracciato sul tessuto. Si utilizza la Tela Francescana. I colori tradizionali sono il blu, il rosso e il verde. Per i contorni a Punto Scritto si può usare anche il nero o una tonalità più scura del colore scelto per il fondo a Punto Croce.

Punto Deruta antico. È una tecnica a fili contati che utilizza il Punto Rammendo e il Punto Filza. Si applica su tessuti di lino o canapa di colore greggio o écru, a trama rada ed armatura regolare. Il filo è di lino, dello stesso spessore e colore del tessuto. I ricami sono rifiniti con un piccolo orlo rigirato (birillino) o ripiegato e fermato con Punto a Giorno. Gli angoli di cuscini, centri e tovaglie e gli orli delle tende sono arricchiti con nappi e fuseruole. I motivi sono geometrici e fito-zoomorfi stilizzati.

Punto Deruta a colori. Chiamato anche Deruta Moderno, è fatto su tessuti di cotone bianco, con i colori e i decori della maiolica locale: in particolare del Raffaellesco, Ricco Deruta e Arabesco. L’esecuzione combina il Punto Piatto o Punto Raso con il Punto Erba, che si usa per i contorni. Caratteristiche sono le nappe a nodini agli angoli di cuscini, centri e tovaglie e agli orli delle tende, realizzate con filati degli stessi colori delle decorazioni e arricchiti di fuseruole.

Punto Fiamma. Detto anche Punto Bargello, è una tecnica ad ago eseguita mediante Punto Lanciato dritto su motivi geometrici. Il punto viene lavorato in verticale, mentre il motivo si compone per righe orizzontali. Losanghe, rombi, cellette e nidi d’ape si prestano a infinite combinazioni di geometrie e di colori. La diversa lunghezza dei punti produce motivi differenti e di grande efficacia, in cui il vero protagonista è il colore, che può aggiungere profondità fino a modificare l’effetto del motivo.

Punto Madama Caterina. Il Punto Madama si realizza su tessuto Buratto, con una serie di punti eseguiti contando i fili. Col Punto Filza si ricamano i contorni del disegno, poi si ritorna sulla stessa trama scambiando i punti, in modo da ottenere un lavoro a due dritti. I disegni riproducono i motivi classici del tempo in cui vennero eseguiti alla corte di Caterina de’ Medici e, in virtù della loro grazia e singolarità, si ambientano bene anche allo stile moderno.

Punto Norvegese. Chiamato anche Hardanger, è una tecnica che si esegue a fili contati su tessuti di lino o di cotone a trama regolare. Mediante il Punto Piatto si realizzano il contorno delle parti da traforare e le linee ornamentali in ricamo pieno. Poi si tagliano e si estraggono alcuni fili di tessuto nelle parti da traforare e la rete che rimane viene infine ricamata a Punto Rammendo o a Cordoncino. I lavori sono tradizionalmente eseguiti in bianco su bianco o écru.

Punto Perugino. È un ricamo a fili contati, che si esegue con la sovrapposizione del Punto Passato per ricoprire tutta la superficie del disegno, che si riporta su carta quadrettata. Ogni quadretto corrisponde, sia in verticale che in orizzontale, a tre, quattro o cinque punti, in dipendenza dalla finezza del tessuto usato. I punti si eseguono da sinistra verso destra nel senso dell’altezza del disegno da ricamare, uno accanto all’altro senza mai accavallarsi. I colori più frequenti sono il bianco e l’écru.

Punto Pittura. Detto anche Punto Raso, è una variante del Punto Piatto in cui si impiegano filati di colori diversi, con punti di varia lunghezza disposti in maniera irregolare per far sì che il chiaroscuro del modello compaia in sottili e accurati passaggi cromatici. Si riporta il disegno sul tessuto, che viene completamente ricoperto da fitte gugliate di filati serici policromi, il cui effetto satinato crea risultati analoghi a quelli del raso dipinto.

Punto Umbro o Sorbello. È un punto annodato e in rilievo, di origine mediorientale. Per dare più risalto al ricamo, spesso si accoppia con inserti in Punto Avorio, di derivazione ugualmente arabica. Si ricama con l’ago direttamente sulla tela, dove in precedenza vengono tracciati i disegni, italiani e di epoca rinascimentale. Anche le nappe, esatte copie di quelle delle antiche collezioni, aumentano l’effetto del ricamo, eseguito nei colori tradizionali écru, verde, celeste e ruggine.”

TRATTO DALLA PUBBLICAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA,  “UMBRIA DELLE MIE TRAME. Tessuti, merletti e ricami: gli itinerari dell’alto artigianato artistico”, testi a cura di Federico Fioravanti

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