“La meravigliosa facciata del Duomo di Orvieto è il ricamo di pietra al quale si ispirano le artiste del merletto orvietano.
Il rosone è l’occhio che dà vita alla cattedrale. E non ha eguali in nessuna chiesa d’Europa: al contrario di tutti gli altri templi ha infatti 22 raggi.
Le membrature e i motivi ornamentali ogivi sono disposti in doppio giro, intorno alla testa del Redentore. È opera del fiorentino Andrea di Cione, detto l’Orcagna, che lo realizzò tra il 1354 e il 1380. Ma forse la rosa iscritta in due cornici quadrate fu pensata da Andrea Pisano.
Di sicuro, tanta bellezza colpì Raffaello, che riprodusse i 22 raggi del rosone orvietano nel celebre affresco L’incendio di Borgo dipinto nel 1514 in una delle Stanze Vaticane.”
TRATTO DALLA PUBBLICAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA, “UMBRIA DELLE MIE TRAME. Tessuti, merletti e ricami: gli itinerari dell’alto artigianato artistico”, testi a cura di Federico Fioravanti