La cipolla ha una composizione chimica molto varia. Può essere considerata interessante sia dal punto di vista nutrizionale, sia per l’impiego terapeutico. Le parti maggiormente impiegate sono i bulbi, in cui sono presenti componenti aromatici, soprattutto solforati, che stimolano la lacrimazione e conferiscono alla cipolla il suo caratteristico sapore leggermente acre. La cipolla è ricca di sali minerali, specialmente iodio, zolfo, sali di calcio, vitamine A e C.
È largamente usata nella medicina popolare ed in erboristeria.
L’uso terapeutico della cipolla è molto antico. In India e in Egitto era nota soprattutto per l’impiego medicinale. Fu utilizzata a scopo terapeutico per tutto il medioevo ed anche in epoca rinascimentale.
Si consigliava, ad esempio, di riempire l’orecchio di polpa di cipolla per mandare via il mal di testa. Contro i morsi velenosi si suggeriva di usare una cipolla cruda, pestata, mescolata con sale.
Contro le intossicazioni dovute al mangiare e bere smoderato, si diceva che bisognasse prendere due grosse cipolle ed abbrustolirle sui carboni. Una volta ben cotte e calde, quanto si può sopportare, dovevano essere legate sotto la pianta dei piedi e coprire bene il malato, lasciandole finchè non avesse cominciato a sudare abbondantemente.
La cipolla si diceva attrae a sé il veleno.
La cipolla ha un’azione tonica sul cuore.
Ha un effetto diuretico-depurativo. Infatti, ingerita in discrete quantità e preferibilmente cruda, provoca un’intensa diuresi, con un effetto che si protrae per almeno 24 ore.
L’azione diuretica la rende preziosa nei casi di uricemia ed obesità.
È utile ai diabetici perché capace di abbassare il contenuto zuccherino nel sangue. Contiene, poi, un olio essenziale, che favorisce l’attività dell’apparato digerente ed ha potere antifermentativo.
È efficace contro le affezioni bronchiali e la tosse. Il bulbo della cipolla lessato è utile a prevenire l’infarto cardiaco e a regolare la circolazione del sangue. Per uso esterno la cipolla è emolliente e serve anche per i gargarismi. Le fette fresche, strofinate sul cuoio capelluto, combattono la caduta dei capelli.
Il succo fresco, essendo antisettico, è ottimo sulle punture di vespe e api ed api e per curare scottature.
Si può inoltre utilizzare per la maturazione di ascessi e foruncoli e per facilitare la rimarginazione delle piaghe.