“Come veniva conservato il pecorino umbro? Non ci sono testimonianze scritte ma solo racconti e tecniche di lavorazione trasmesse dai pastori nei secoli, di padre in figlio. Secondo fonti orali degli inizi del Novecento le forme venivano bagnate con olio e aceto e poi avvolte in un telo inzuppato di aceto. oppure venivano unite con una morchia d’olio mescolata con la cenere o la farina di castagne. Quasi sempre, fino al momento del consumo, il pecorino veniva immerso in un recipiente colmo d’olio d’oliva.”
Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “L’Umbria dei Formaggi”