In una città come Perugia, capace di armonizzare vicoli e palazzi storici con la modernità del Minimetrò, avveniristico mezzo di trasporto urbano sopraelevato, scopriamo un angolo di Medioevo ancora vivo nell’Orto Botanico, curato dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia, presso il complesso monumentale benedettino di San Pietro, in Borgo XX Giugno, area centralissima del capoluogo di provincia.
Nel 1996, infatti, fu inaugurata, all’interno dell’orto botanico della Facoltà, un’apposita sezione in cui scoprire le coltivazioni aromatiche, alimentari e salutari, le erbe mediche ed officinali, ricostruita, come era in passato, quale parte integrante dell’Abbazia. L’orto monastico aveva una forte valenza simbolica, tratto comune, ad esempio, all’arte del tempo che ricoprì una funzione non solo estetica, ma anche di veicolo di evangelizzazione, capace di trasmettere dottrina ai numerosi analfabeti. All’interno dell’orto monastico si trovavano oltre a piante utili, allegorie religiose, come l’acqua metafora di Cristo sorgente di vita eterna o l’Albero della Vita, raccontato dalla Genesi.
All’interno dell’orto medievale ricostruito, è quindi possibile oggi ripercorrere alcune tappe emblematiche del cammino spirituale e storico dell’umanità, si passa dal Giardino dell’Eden al peccato originale, dalla razionalità al dominio, dalla creatività alla comunità, dalla religiosità alla cultura, dall’estetica alla santità. Se la visita dell’orto medievale permette di approfondire aspetti antropologici e culturali tipici dell’epoca, rappresenta anche un’occasione per gli appassionati di botanica di approcciarsi alle varietà di specie utilizzate dagli stessi monaci. Passeggiare in questo ameno giardino darà l’impressione di tornare indietro nel tempo e, quasi, di scordarsi la frenetica routine fuori le sue mura. Di notevole interesse, inoltre, la porta e la strada pubblica medievali, racchiuse nel plesso.
Interessante, poi, è trascorrere del tempo nel più esteso orto botanico della Facoltà, in cui sono presenti, tra l’altro, un giardino alpino, uno zen ed un laghetto con piante ombrofile, nonché ammirare la splendida chiesa di S. Pietro annessa all’Abbazia sede di Agraria. A pochi metri di distanza, è possibile passeggiare nei Giardini del Frontone, storico spazio verde della città e, proseguendo verso Corso Cavour, merita una sosta l’imponente Chiesa di S. Domenico.

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