Marsciano è un centro conosciuto in particolare per la produzione di laterizi e terrecotte che rappresentano per la città il fil rouge attraverso il quale si snoda la sua storia, non solo da un punto di vista architettonico ed urbanistico, ma anche e soprattutto, di quello dei rapporti commerciali ed economici, delle famiglie imprenditoriali e della stratificazione sociale. La collocazione geografica di Marsciano e del suo territorio lungo l’importante corridoio di traffico rappresentato dall’antica via Orvietana, la ricchezza di argille di buona qualità, di boschi da cui trarre il legname e la disponibilità di acqua hanno reso possibile lo sviluppo e la presenza costante nel corso dei secoli della produzione fittile. Tale produzione nel periodo rinascimentale ha conosciuto un fiorente sviluppo documentato dalla presenza nell’area di almeno ventinove ollai, tanto che in alcuni scritti storici del ‘500 veniva affermato che “l’essercitio principale di quegli huomeni è di fare le pignatte”.
A poco a poco, la produzione delle terrecotte perse consistenza, a seguito anche della nascita di industrie che producevano in serie e
con materiali diversi le suppellettili utilizzate nella vita quotidiana. A partire dalla seconda metà del XVIII sec. l’attività si orientò verso la fabbricazione di elementi per l’edilizia con la nascita di aziende industriali legate alla produzione dei laterizi, il cui sviluppo porterà all’affermazione nel ‘900 delle Fornaci Briziarelli che rappresentano il principale gruppo umbro operante nel settore. Oggi Marsciano è sede dell’Associazione Italiana Città del Laterizio, una rete nazionale che unisce tutte le città (circa una ventina), dove si è sviluppata negli anni una significativa attività nel campo della produzione dei laterizi a livello industriale, artigianale o artistico.
TRATTO DA ABITARE IL TERRITORIO volume 1