L’ANAGRAFE BOVINA

La sicurezza delle carni è fondamentale per il nostro benessere. È pertanto necessario che tutta la catena, “dal campo alla tavola”, sia assolutamente trasparente. La tracciabilità delle carni è garantita da un sistema di registrazione e identificazione degli animali: l’anagrafe zootecnica. Questo sistema, inizialmente riguardante la sola specie bovina, si è poi ampliato a tutte le altre specie.

Anagrafe bovina: come stabilito dal Ministero della Salute, l’Anagrafe Nazionale Bovina è un sistema di identificazione e registrazione dei capi che ha lo scopo di tutelare il patrimonio zootecnico e la salute pubblica dei consumatori.Gli strumenti sono la tracciabilità (il percorso dell’animale, dalla nascita al banco di vendita) e l’etichettatura del prodotto. Nella Banca Dati Nazionale (BDN), accessibile a tutti via internet, sono registrati i dati identificativi dei capi. Il Servizio Veterinario delle ASL certifica l’iscrizione nella BDN e provvede al rilascio del “passaporto”:il documento d’identificazione che accompagna l’animale in ogni suo spostamento, contenente i dati anagrafici e il codice identificativo apposto sulle placche auricolari. L’etichetta delle carni bovine prevede regole molto più vincolanti rispetto ad altri alimenti. La legge obbliga all’indicazione delle seguenti informazioni:

1. Codice di rintracciabilità: numero auricolare;

2. Nato in… (Paese);

3. Allevato in… (Paese, anche più di uno);

4. Macellato in… (numero di riconoscimento dello stabilimento dove è avvenuta la macellazione);

5. Età anagrafica al momento della macellazione. Con l’indicazione della denominazione di vendita: ‘vitello, vitellone o bovino adulto’.

6. Sezionato in… (Paese di sezionamento delle carni e numero di riconoscimento del laboratorio).

Testo tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “L’Umbria delle Carni” consultabile qui.

Condividi nei social

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter

Effettua una ricerca