I contadini, se raccoglievano poco vino, lo riservavano per i lavori più duri e per le feste.
Prima di cominciare il vino si beveva l’acquetta. Si lasciavano le vinacce poco spremute, poi si mettevano in una tina con l’acqua a fermentare per tre giorni, poi si svinava e si torchiava.
L’acqua prendeva il colore ed il sapore del vino ed era leggermente frizzante . Questa bevanda popolare poteva raggiungere tre o quattro gradi alcoolici.
Alcuni, durante la fermentazione, aggiungevano i corbezzzoli, frutti che contengono una parte alcoolica.