La Porchetta Umbra: utilizzo e abbinamenti

Per gustare al meglio la bontà, è bene consumare la porchetta il giorno stesso dell’acquisto. Il miglior sapore si ottiene dalla giusta miscela tra parti grasse, magre e ripieno. La freschezza si riconosce dalla croccantezza della crosta. Per mantenere la fragranza bisogna evitare di riporla in frigorifero. Se si preferisce mangiarla calda, si può riscaldare in forno dentro un contenitore chiuso in modo da evitare che si secchi. Considerato che la porchetta è un arrosto, è preferibile l’abbinamento con un buon vino rosso, ma non eccessivamente tannico, come il Sangiovese. La porchetta è un alimento povero ma saporito: richiede quindi attenzione negli abbinamenti per gustarla nel migliore dei modi. Il modo più classico è il panino da street food, per il quale il porchettaro chiede immancabilmente al cliente se gradisce, oltre alla fetta di porchetta, la “coccia”(ossia la cotenna croccante e dorata) e/o il ripieno di interiora. Generalmente il panino è “sciapo”, tipicamente perugino, ossia non salato, mentre un pizzico di sale può essere aggiunto sulla fetta di porchetta. Se volessimo gustare la porchetta non come street food, ma seduti comodamente a tavola, nel piatto potremmo abbinare un contorno di “erba” campagnola ripassata in padella con olio extravergine di oliva e aglio, oppure delle patate al forno, magari condite con gli stessi aromi. La porchetta non era solo la farcitura di un seppur gustoso panino: “Le famiglie meno abbienti – segnala Clara Profidia, memoria di Grutti, una delle patrie del prodotto – accompagnavano la porchetta con insalata mista, in genere spadona (lattuga romana, ndr) e pomodori, un’usanza questa estiva e del Novecento. Ma da tempi più antichi un altro accompagnamento era la purea di fave.

Poi, negli ultimi anni, sono nate altre usanze, ormai abbastanza condivise e consoli[1]date da poter essere considerate una tradizione della comunità: marmellata di mele cotogne e mele verdi selvatiche, queste ultime frequenti nei boschi. E anche marmellata di corbezzoli, che si trovano in quantità e il segreto è di prepararla in tardo autunno, quando i corbezzoli sono molto maturi. Oppure con un contorno di verze tagliate molto sottilmente e condite con mosto cotto”. Ultimamente, si sta affermando anche l’abbinamento torta al testo, altro alimento semplice e della grande tradizione in terra umbra, e porchetta.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio dell’Umbria “L’Umbria in Porchetta

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