“Nella terza settimana di luglio il piccolo borgo di Carnaiola, nell’alto Orvietano, festeggia la sua patrona, la Beata Vanna.
La ricorrenza cade il giorno 23, il giorno dell’anniversario della sua morte, che avvenne nel 1306. Era nata nel 1264 da una famiglia di nobili decaduti e impoveriti dalle guerre. Rimase presto orfana di padre e di madre.
I parenti che la accolsero con loro pensarono bene di insegnarle un mestiere che le desse da vivere. Così Vanna iniziò a frequentare la casa di una sarta e diventò una eccellente ricamatrice. Visse gran parte della sua vita di terziaria domenicana a Orvieto: si dedicò all’educazione delle ragazze indigenti che così potevano farsi una dote.
Conosciuta come Vanna di Orvieto divenne presto Beata. E da allora è la patrona delle sarte, delle ricamatrici e delle lavoranti dell’ago.”
TRATTO DALLA PUBBLICAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA, “UMBRIA DELLE MIE TRAME. Tessuti, merletti e ricami: gli itinerari dell’alto artigianato artistico”, testi a cura di Federico Fioravanti