Il sedano è una pianta biennale nel ciclo vegetativo ed annuale nella coltivazione.Si può consumare fresco, utilizzando i piccioli delle foglie, le coste ed una parte del fusto.
E’ una pianta originaria delle paludi acquitrinose e quindi richiede un suolo più umido.
Il sedano si può coltivare tutto l’anno esclusi i mesi invernali più freddi. Fiorisce da maggio a settembre.
Si semina in cassoni o semenzai da marzo a maggio e poi si trapianta in file. Si rincalza in autunno, legando gli alti ciuffi di foglie per l’imbiancamento.
Si possono distinguere diverse varietà di sedano in base al colore della foglia, alla lunghezza e spessore del picciolo fogliare, alla vigoria della pianta ed alla consistenza delle coste, piene o vuote. Deriva dal sedano selvatico, già conosciuto nell’antichità dal V secolo a.C.. Il suo uso commestibile ha avuto inizio nel Medioevo.
Il sedano si usa sia crudo che in insalata o come pinzimonio, o lessato, come condimento o come contorno ai piatti più vari grazie al suo aroma caratteristico.
Il sedano è leggermente diuretico, è digestivo e stimolante.
Contiene olii essenziali, sali minerali (potassio, calcio, zolfo, fosforo, magnesio, manganese), vitamine C, PP, E B6.
Per uso esterno le foglie possono essere utilizzate per fare cataplasmi contro le scottature della pelle. il succo, che si ricava dalle parti fresche, è un ottimo tonificante dell’epidermide e diluito in acqua distillata serve come collirio per gli occhi.
Il sedano, in tempi passati, era ritenuto afrodisiaco.
Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Sapori di una terra”.