Il forno di comunità di Antrìa (Magione) è medievale, al centro del borgo e incastrato negli edifici della Confraternita di San Rocco e Sant’Antonio abate.
Una Confraternita istituita nel Quattrocento e tuttora attiva ,che ha sede in quella che fu l’abitazione del letterato Marco Antonio Bonciari, nato proprio ad Antrìa e vissuto tra Cinquecento e Seicento.
Bonciari lasciò la sua casa natale alla Confraternita per testamento, e nei locali si trovano antichi arredi e memorie, come la credenza che custodisce il “bossolo” per conservare i fagioli bianchi e neri per le “votazioni”. Davanti alla sede della Confraternita e al forno si trova il pozzo, che risale al 1496. Il forno è il cuore di feste paesane, su tutte in agosto quella dell’oca, e della cottura delle torte di Pasqua, rito collettivo in questo borgo, dove in molti casi è rispettata la tradizione di assegnare agli uomini la lavorazione di grandi quantità di impasto.
Dal centro del borgo si godono magnifiche vedute sulla campagna circostante, ancora ordinatamente coltivata, come nei secoli passati, quando olivi, viti, cereali si alternavano nelle colture e la gente di Antrìa conosceva e lavorava le piante tintorie.
Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “La Torta di Pasqua in Umbria” consultabile qui.