I bicchieri

Come il piatto, anche il bicchiere sulla tavola non è sempre stato specificato del singolo commensale: durante il Medioevo sarebbe stata ritenuta grave scortesia non dividere il bicchiere con il vicino…!dal Cinquecento si diffondono gli splendidi e ricchissimi vetri di Murano, alti bicchieri di forma elaborata, con intrusioni di polvere d’oro e colori come il rubino o il turchese.

A volte sono provvisti di coperchio (antiveleno e antimanomissione), perché nell’impianto delle grandi tavole tardo rinascimentali, il bicchiere non ha più un posto stabile sulla tavola, ma deve essere preso da una bottigliera, o credenza a ripiani, e portato, volta per volta, dal coppiere, su un’alzata d’argento o di vetro.

Oggi, un servizio “classico” di bicchieri di cristallo si imposta su almeno tre pezzi per posto tavola: acqua, vino e flute (calice alto per champagne, spumanti secchi, aperitivi); per arrivare a cinque con il vino rosso e il porto (o madera).

Per la disposizione vale il principio pratico delle posate, e cioè quello del posizionamento in base all’ordine d’uso.

I bicchieri quindi prendono posto sulla destra, in alto, rispetto all’eventuale piatto segnaposto, nell’ordine in cui saranno poi usati (a partire dal bicchiere più vicino) ed avendo cura di mettere il bicchiere più alto sempre dietro a quello più basso.

CURIOSITA’

Una volta i bicchieri erano dei veri e propri vasi rivestiti di merletto. Nel Cinquecento i capricci erano dei bicchieri altissimi. Anche 30-40 cm; oggetti così particolari da essere collezionati nelle wunderkammer – camere delle meraviglie.

NOTE SULL’ARTE DEL RICEVERE

Oggi si sta assistendo ad una piccola “rivoluzione” in fatto di contenuto dei bicchieri sulla tavola. In mancanza del classico balloon, grande bicchiere nato espressamente per la degustazione, e in presenza di vino rosso corposo, l’AIS Associazione Italiana Sommelier propone di versare il vino nel bicchiere più grande, in quello che l’800 ha storicamente individuato come bicchiere da “acqua”.

Tratto da “Il Merletto in Tavola Tradizioni antiche e nuovi linguaggi nell’arte del ricevere” Camera di Commercio di Perugia

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