I richiami sono quelli del “Pallium decurrendum” una manifestazione di origini antiche, sembra risalenti al XIII secolo, che aveva luogo in occasione della festa di San Michele Arcangelo il 29 settembre. Lungo tutte le principali vie del centro si snoda un corteo storico con 800 personaggi in costume d’epoca del XV secolo: inizia così la contesa del Palio tra le “Quattro Porte” della città che si aprivano lungo l’antica cinta muraria, realizzata nel 1242 da Federico II.San Benedetto, San Donato, San Martino, San Facondino questi i nomi delle Porte riferiti ad altrettanti abbazie, pievi e monasteri del territorio fuori della città murata.La contesa consiste nello sfidarsi nella corsa di carretti trainati da un somaro e nella corsa su somari cavalcati a pelo, nel tiro con l’arco e con la fionda.Per la Porta vincitrice, oltre al prestigioso Palio, conquista il diritto a mettere al rogo la “Bastola”, la strega antica nemica di Gualdo. Rievocazioni, esibizioni, taverne fanno da cornice all’evento, creando luoghi ed occasioni di incontro e di degustazione.