PASTA MADRE

LIEVITO MADRE: LA RICETTA CASALINGA

Ingredienti
200 gr di farina “0”
100 gr di acqua tiepida
Impastare, formare un panetto e riporlo in un vaso di vetro. Ricoprirlo con un tovagliolo pulito, dopo averlo bagnato con acqua tiepida e
strizzato. Lasciar riposare a temperatura ambiente, riparato, magari su un ripiano in un angolo della cucina. Da questo momento in poi
inizia il processo fermentativo, che fa aumentare leggermente la massa presentando delle bolle in superficie: questo può durare dalle 48
alle 72 ore. Trascorso questo tempo si procede al “rinfresco”, pesando la pasta acida ottenuta in precedenza e aggiungendo stesso peso di
farina e metà peso di acqua. Più nel dettaglio si può procedere così: 

Rinfresco
200 gr di pasta acida
200 gr di farina “0”
100 gr di acqua tiepida
Impastare e riporre di nuovo in un vaso di vetro ricoperto con un tovagliolo inumidito. Da questa fase in poi bisogna procedere a rinfreschi
ogni 48 ore, buttando la pasta che avanza dopo aver pesato e trattenuto quella che occorre.
La massa ha una moltitudine di batteri, alcuni idonei alla panificazione, altri batteri cattivi.
Con il rinfresco si dà nutrimento, attraverso gli zuccheri della farina, a quelli buoni, selezionandoli fino a quando questi prendono il sopravvento e bloccano la proliferazione degli altri.
Questa fase può durare dai quindici ai trenta giorni e il fattore che indica quando la massa è diventata lievito madre ed è pronta per la
panificazione è quando ha la capacità di raddoppiare di volume nell’arco di quattro ore. Un lievito madre pronto deve avere queste altre
caratteristiche: un odore tra l’aceto e lo yogurt, ben equilibrato, senza il sopravvento di uno dei due; una consistenza spugnosa, ricca di alveoli
uniformemente distribuiti; un colore bianco, tendente al giallo paglierino.
Passata questa fase si può dilazionare il tempo con rinfreschi ripetuti a distanza di 4-5 giorni e poi una volta a settimana.
Quando il volume è raddoppiato, o meglio ancora triplicato, senza rimuovere il tovagliolo, coprire con una pellicola per alimenti e riporre in
frigo, fino al successivo rinfresco. Una volta che si ha un lievito maturo non si deve più buttare la pasta che avanza dal rinfresco. Si può rinfrescare l’intera massa: si stacca un pezzo da conservare come lievito madre e la parte rimanente si può far lievitare e cuocere come una focaccia, dei crackers o grissini.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Di forno in forno

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La Torta di Pasqua al formaggio: fotoricetta

Doriana Frascarelli (Il Cerreto – Bettona) mostra le fasi dell’esecuzione della torta di Pasqua al formaggio.

 

 

 

 

 

 

Versate la farina su una spianatoia e fate una grossa buca all’interno del mucchio di farina. Unite le uova sbattute e lavorate.

 

 

 

 

 

 

 

Man mano aggiungete i formaggi sia grattugiati che tagliati a pezzetti.

 

 

 

 

 

 

Aggiungete sale, pepe, olio e continuate a lavorare. Fate sciogliere 100 grammi di strutto e il lievito nel latte tiepido e unite anch’essi.

 

 

 

 

 

 

Lavorate fino a quando l’impasto non si staccherà dalle mani, quindi versatelo in due recipienti, alti 12 cm e del diametro di 16 cm alla base, unti di strutto, riempendoli a metà. Fate lievitare circa un’ora e mezza in luogo caldo, dopo aver coperto i tegami con una tovaglia e posto accanto, dell’acqua calda.

 

 

 

 

 

 

Quando l’impasto avrà raggiunto i bordi della tortiera ponete in forno preriscaldato, facendo attenzione a non scuotere le torte mentre le spostate. A cottura ultimata aspettate qualche minuto prima di togliere dal forno.

 

 

 

 

 

 

Il risultato finale. Doriana consiglia: prima di infornare, spennellate un tuorlo d’uovo sulla superficie superiore della torta di Pasqua.

Qui la ricetta con le dosi.

Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “La Torta di Pasqua in Umbria

 

 

 

torta di pasqua formaggio

Torta di Pasqua con il formaggio

INGREDIENTI PER 2 TORTE

800 g di farina tipo 0, 8 uova, 150 g di formaggio fatto a pezzetti (pecorino non troppo duro e gruviera), 300 g di formaggio grattugiato (pecorino e romanesco), 130 g di strutto (di cui 30 per ungere le tortiere), 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 100 g di lievito di birra, 1/4 di litro di latte, sale, pepe.

 

PROCEDIMENTO

Versate la farina su una spianatoia e fate una grossa buca all’interno del mucchio di farina. Unite le uova sbattute, il formaggio, il sale, il pepe e l’olio. Fate sciogliere 100 grammi di strutto e il lievito nel latte tiepido e unite anch’essi.

Lavorate fino a quando l’impasto non si staccherà dalle mani, quindi ungete con lo strutto rimasto due recipienti, alti 12 centimetri e del diametro di 16 centimetri alla base, di forma che si allarga andando verso il bordo e versatevi l’impasto: le tortiere dovranno risultare piene a metà.

Fate lievitare un’ora e mezza in un luogo caldo, dopo aver coperto i tegami con una tovaglia e posto accanto dell’acqua calda.

Controllate ogni 20 minuti l’andamento della lievitazione sollevando un angolo del telo.

Quando l’impasto avrà raggiunto i bordi della tortiera ponete in forno preriscaldato, facendo attenzione a non scuotere le torte mentre le spostate.

TEMPI E MODALITÀ DI COTTURA

In forno statico:15 minuti a 200° C e 20 minuti a 180° C.

In forno ventilato: 30 minuti a 180° C.

A cottura ultimata aspettate qualche minuto prima di togliere dal forno e dalle tortiere, date dei colpetti leggeri ai recipienti per “staccare” le torte e ponetele a raffreddare su una griglia.

 

CONSIGLI

La torta con il formaggio si gusta a temperatura ambiente.

Le torte, raffreddate a temperatura ambiente e avvolte in un panno di cotone pesante, si conservano anche per una settimana.

Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “La Torta di Pasqua in Umbria

bruschetta con pate' di tinca affumicata

Bruschetta con patè di tinca affumicata

Ingredienti per 4 persone

Alcune fette di pane casareccio leggermente raffermo
Tinca affumicata 500 g
Olio extravergine di oliva 1 bicchiere
Sale
Vino bianco
Prezzemolo
Aglio
Peperoncino

Preparazione
Spolpare la tinca ed accertarsi che non vi siano lische e renderla una purea.
Soffriggere aglio, prezzemolo e peperoncino, aggiungere il vino e farlo evaporare.
Una volta evaporato il vino, aggiungere la tinca, salare e farla soffriggere per qualche minuto. Nel frattempo tostare le fette di pane.
Spalmarle con il patè di tinca e aggiungere a crudo il prezzemolo e l’olio extravergine d’oliva.

Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “L’Umbria del Trasimeno”

crostini con uova di regina

Crostini con uova di regina

Ingredienti per 4 persone

Uova di carpa regina 300 g
Carote
Cipolla
Sedano
Prezzemolo 1 ciuffo
Aglio
Peperoncino
Salsa di pomodoro
Vino bianco secco ¾ di litro
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaio
Alcune fette di pane casareccio leggermente raffermo
Sale

Preparazione
Dopo aver lavato e pulito le uova, farle bollire nell’acqua con l’aggiunta di gambi di prezzemolo, carote, cipolla e sedano per aromatizzarla, poi versarvi le uova e cuocerle per 5-10 minuti.
Preparare un soffritto con olio, aglio, prezzemolo e peperoncino, aggiungere le uova scolate e vino bianco e, una volta sfumato, aggiungere la salsa di pomodoro. Continuare la cottura per circa 10-15 minuti, dopo aver aggiunto sale e ancora prezzemolo.
Nel frattempo tostare le fette di pane. Spalmarle con la salsa preparata e servire.

Tratta dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “L’Umbria del Trasimeno

ciaccia

“Ciaccia” al tartufo

Ingredienti per 4 persone: 400 g di farina tipo 0, tre – quattro cucchiai di olio extravergine d’oliva, 20 g di lievito di birra, un bicchiere d’acqua tiepida, 200 g di mozzarella, tartufo bianco, sale, pepe.

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, ponete al centro della fontana un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Iniziate a impastare lavorando la farina dal centro della fontana e aggiungendo acqua tiepida nella quale avrete fatto sciogliere il lievito. Lavorate fino a quando non avrete ottenuto un impasto di media consistenza, dategli la forma di una palla e lasciate riposare per cinque minuti prima di stendere l’impasto, aiutandovi con un mattarello. Ricavate quattro pizzette alte circa mezzo centimetro, disponetevi la mozzarella a fettine, irrorate con poco olio, disponete le pizzette in una teglia ricoperta di cartaforno, curando che siano distanti l’una dall’altra, fate lievitare coperto per mezz’ora, quindi fate cuocere per 20/25 minuti in forno preriscaldato a 200 °C. Togliete dal fuoco e coprite con lamelle di tartufo bianco. Servite subito, mentre sono ancora ben calde, aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva.

Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Black / White – Di quale tartufo sei? Ricette e Consigli

bruschette

Bruschette al tartufo nero e bianco

Ingredienti per 4 persone: pane casereccio, 80 g di tartufo bianco e nero, 50 g di parmigiano, poco olio extravergine d’oliva, un mestolo di brodo, sale e succo di limone.

Fate riscaldare tre o quattro cucchiai di olio di oliva in una casseruola, unite il mestolo di brodo, il succo di limone e il tartufo a fettine sottili, facendo cuocere per alcuni minuti. Togliete dal fuoco la casseruola, unite il parmigiano grattugiato amalgamandolo con cura e versare il tutto sulle fettine di pane precedentemente abbrustolite. Servite le bruschette ben calde.

Dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Black/White: di quale tartufo sei? Ricette e consigli

insalata-di-farro

Insalata tiepida di farro, patate e tartufo

Ingredienti per 4 persone: 300 g di farro di Monteleone di Spoleto, 300 g di patate, tartufo nero, olio extravergine d’oliva, sale.

Tenete il farro a bagno per 8 ore, scolatelo, ponetelo in un recipiente di cottura, copritelo per tre dita d’acqua e fatelo cuocere a fuoco basso, senza salarlo e senza mai mescolarlo, ma scuotendo se necessario il recipiente, per 45 minuti. Spegnete il fuoco e fate riposare, coperto, per una decina di minuti, in modo che i chicchi assorbano l’acqua rimasta e si gonfino bene. Lessate le patate con la loro buccia, pelatele e tagliatele a tocchetti. Unite in un piatto da portata il farro, ben gonfio ma asciutto e le patate, salate e mescolate. In un padellino riscaldate, senza farlo soffriggere, dell’olio, toglietelo dal condite il farro e le patate. Servite subito.

Tratto dalla pubblicazione della Camera di Commercio di Perugia “Black / White – Di quale tartufo sei? Ricette e Consigli”

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MORTADELLA GRIGLIATA CON CARAMELLO ALLA BIRRA

Ingredienti:

4 fette di mortadella tagliata molto spessa, 1 bicchiere di birra bianca umbra artigianale, 60 g di zucchero di canna, un cucchiaio di senape in grani.

 

Ponete in un pentolino la birra e lo zucchero di canna e lasciate cuocere, mescolando ogni tanto, fino a quando estraendo il mestolo il liquido colerà in maniera uniforme.

Lasciate raffreddare il caramello e aggiungete la senape.

Grigliate le fette di mortadella da entrambe le parti.

Tagliate la mortadella a losanghe e colateci sopra il caramello alla birra.

 

A cura di Silvana Andreani

ricotta-e-insalata-dinverno

RICOTTA E INSALATA D’INVERNO

INGREDIENTI

Ricotta bio, 400 g di carote, 4 g Agar- agar, puntarelle, pane casareccio, olio nuovo, cristalli di sale, arance, zucchero, radicchio tardivo

PROCEDIMENTO

Mondare e centrifugare le carote.Mettere in una casseruola il centrifugato ottenuto,insieme al Agar e portarlo a 85°; versare il tutto in un contenitore basso e farlo raffreddare in frigorifero fino ad avere un composto omogeneo.Nel frattempo mondare le puntarelle, pelare le arance a vivo e condire con olio, sale e zucchero (come usanza umbra dopo i pasti).

Ammorbidire in frigorifero il pane casereccio avvolto nella pellicola;dopo qualche ora tagliare qualche fetta sottile e dorare nel forno a 180° per qualche minuto.Mondare il radicchio privandola della costa bianca.

Preparare il piatto adagiando semplicemente la ricotta fresca, l’agar di carote tagliato a quadratini, le puntarelle, la crosta di pane, il radicchio e coprire (o usare un piccolo bicchiere) con le arance precedentemente condite.Condire con un filo d’olio e i cristalli di sale e servire.

Ricetta dello chef umbro Nicolas Bonifacio pubblicata in “L’Umbria dei formaggi” consultabile qui.