Anche nella zona del Colli del Trasimeno la coltura della vite è antichissima, agevolata dal dolce clima lacustre e dai pendii collinari che favoriscono l’esposizione della vite ai raggi del sole: una prova di come la diversità del microclima favorisca la produzione di tipi diversi di vino.
Di recente varie aziende si sono impegnate per ottenere vini più strutturati e longevi.
Il miglioramento della qualità e l’ampliamento della gamma sono stati recepiti nel nuovo disciplinare di produzione che ha introdotto nuove tipologie di vino Colli del Trasimeno: quattro vini bianchi (Secco, Bianco scelto, FrizzanteLe tradizioni e Vin Santo), cinque rossi (Rosso, Rosso scelto, Rosso Riserva, Frizzante e Novello), uno Spumante Classico, e poi svariati monovitigno
(Grechetto, Merlot, Cabernet Sauvignon, Gamay, Merlot Riserva, Cabernet Sauvignon Riserva e Gamay Riserva).
I comuni interessati sono Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano,
Magione, Paciano, Panicate, Passignano sul Trasimeno, Perugia,
Piegaro e Tuoro sul Trasimeno.
Il Colli del Trasimeno Rosso DOC, uno dei più conosciuti vini
della denominazione, è ideale per preparazioni piuttosto
strutturate: antipasti di salumi tradizionali, pastasciutta con ragù di carne, porchetta di maiale, animali da cortile cotti alla cacciatora, formaggi di media stagionatura.
Va servito a 16–18 °C, in un calice per vini strutturati e consumato entro due-tre anni dalla vendemmia.
Il Bianco secco può invece essere abbinato ad antipasti magri, zuppe di pesce con sughi leggeri, pesce di lago arrosto o alla griglia, filetti di pesce al burro e salvia e viene servito in un calice svasato a 10-12°C.
In versione Spumante va servito in flûte a 8°C.