latterini

latterino

Piccolo pesce con corpo sottile ed allungato, occhi grandi, piccole pinne dorsali e ventrali, pinna caudale forcuta. Livrea argentea lucente, dorso grigio/verde con pigmentazione bruno reticolata. Banda nero/argentea lungo i fianchi. Ventre bianco. La sua lungheza è di circa 7-10 cm. La carne è molto buona ed apprezzata. Il Latterino costituisce da sempre (a memoria d’uomo) una specie presente sul Lago Trasimeno, alimentata con periodici ripopolamenti. La stagione adatta alla pesca è l’inverno. Generalmente il latterino viene pescato con reti appositie o tramite  tofo, tofone con ali, bilancia ed altre tecniche usate per la pesca delle alborelle. Il prodotto viene commercializzato intero.

Persico_Reale

persico reale

Corpo ovaliforme, compresso lateralmente, dorso arcuato, il margine superiore dell’opercolo termina a punta ed è munito di una robusta spina.
Squame piccole e dentellate. Presenta dorso verdastro/bruno, fianchi verdastri/giallastri, ventre argenteo, strisce verticali scure sui fianchi. Dimensioni medie di 18-20 cm., lunghezza massima di 45 cm. Carni pregiate, gustose, delicate, sode e magre. Stagione adatta alla pesca: primavera. Tecniche di pesca: tofone con ali, fila (rete a forma di cono sostenuta da una serie di anelli in legno, in ferro o in plastica), tramaglio (formato da tre pezze di rete sovrapposte), canna fissa o con mulinello e galleggiante per la pesca al “tocco”. Esca utilizzata: gamberetto.

carpe

carpa

Corpo robusto, slanciato, appiattito sui fianchi, ricoperto da grosse squame. Presenta dorso bruno, fianchi dorati e ramati, ventre giallastro, pinne pelviche e pinna anale rossastre. Il peso medio e di 5 Kg, la lunghezza va dai 50 ai 60 cm. Carni ottime e gustose. Tecniche di pesca: tramaglio (retoni da regina), fila, tofo, bottata (raramente), giacchio (in disuso). Usata anche la lenza da fondo (ami: m. 3-6; esche: lombrico e polenta). Pasturazione utile. Fino a taglie max di 2-3 Kg può venire decapitata, sviscerata, spellata, sfilettata, refrigerata. Per taglie superiori si ricorre all’eviscerazione e desquamatura poi al confezionamento e successivo congelamento in tunnel.

tinca

tinca

Corpo massiccio e tozzo, bocca piccola provvista di due barbigli corti, squame minute ricoperte di muco. Il dorso è bruno/verde scuro, i fianchi bruno/verdastri con riflessi aurei, il ventre è giallastro. Presenta pinne impari nere o violacee. La lunghezza media è di circa 25 cm, la massima di circa 40 cm. Il peso medio è di 200-400 gr. (massimo 2 Kg.). le carni sono buone, mediamente grasse, tenere e saporite.

lucci

luccio

Corpo allungato ricoperto di squame cicloidi, muso tipico prominente ed appiattito, bocca ampia provvista di numerosi denti. Il dorso è di colore verde/bruno, i fianchi sono marmorizzati, zebrati e mimetici, il ventre è bianco/giallastro, le pinne giallastre con macchie nere. La lunghezza media è di 40-50 cm; può raggiungere i 120 cm. Il peso medio è di 600 gr. ma può raggiungere anche i 7-8 Kg. Le carni sono pregiate, bianche, sode ma delicate. Stagione adatta alla pesca: inverno. Tecniche di pesca: tramaglio (rete da posta formata da tre pezze sovrapposte), reti semplici a maglia larga, palangari (impiegano simultaneamente più ami; sono costituiti da un cavo principale chiamato trave, lungo anche diversi chilometri), tofo, bertovello (rete a forma di cono sostenuta da una serie di anelli in legno, in ferro o in plastica), canna da lancio con esca viva con cucchiaini ondulanti o ruotanti.

anguille

anguilla

Corpo allungato, serpentiforme, rotondeggiante nella parte anteriore e compresso in quella posteriore. Coperto di piccole squame e abbondante muco. Può assumere vari colori, dorsalmente può essere bruno/verdastra, grigio/brunastra o nerastra, sul ventre bianca/giallastra. I maschi hanno delle dimensioni che vanno dai 35 ai 50 cm, le femmine dai 100 ai 150 cm. Carni ottime, pregiate, grasse e saporite. Stagione adatta alla pesca: estate, autunno. Tecniche di pesca: tofo, tofone, fila, palamite (attrezzo da pesca formato da un insieme di ami montati ad intervalli regolari su un cavetto chiamato trave, per mezzo di spezzoni di filo chiamati braccioli). Esche: lombrico, gamberetto, latterino, lasca, tinchetta. Si pesca anche con canna da fondo – filo: 0,25/0,35 – ami: m. 6/9 – esche: lombrico, interiora di pollo. La pesca viene effettuata al crepuscolo o di notte. Spesso dopo la pesca viene lavorata in laboratori artigianali annessi ai punti vendita autorizzati ai sensi della L. 283/62, seguendo queste fasi: decapitazione, eviscerazione, spellatura, confezionamento, congelamento in tunnel ventilato, stoccaggio in celle frigo (18°C).