Non mancano nella mitologia e nella storiografia classica, i richiami alle origini del Lago Trasimeno, che nel corso dei secoli ha assunto le più svariate denominazioni: Clitonio, Agillino, Plestina (definito così dallo storico Appiano) e Lago di Perugia.
Piace però pensare che le origini di questo lago la cui forma, ai più romantici, ricorda quella di un cuore, siano riconducibili alla storia d’amore leggendaria, suggestiva e popolare, di Agilla e Trasimeno.
Narra la leggenda che Agilla, la ninfa del lago, si fosse follemente innamorata del bellissimo principe Trasimeno, figlio del re etrusco Tirreno, che riuscì ad attirare con il suo canto suadente, proprio al centro del lago, nei pressi dell’Isola Polvese.
Qui sbocciò l’amore tra i due giovani che, con il consenso del re Tirreno, dapprima contrario alle nozze, si sposarono. Ma la loro felicità durò il tempo di un giorno: Trasimeno decise di fare un bagno nel lago. Mentre Agilla lo guardava dalla riva, il giovane, improvvisamente, finì sott’acqua, senza riemergere.
La ninfa continuò a cercarlo incessantemente giorno dopo giorno, esplorando anche ogni imbarcazione che attraversava le acque, fin quando, esausta, terminò i suoi giorni su una barca in mezzo al lago.
Da quel momento, nelle serate d’estate, quando la brezza sorvola le acque del lago facendo ondeggiare le foglie degli alberi che lo circondano, sembra di sentire un lamento: è il canto della ninfa Agilla, alla ricerca del suo bellissimo principe!!!
E quando il lago si increspa e un’onda rischia di fare rovesciare le barche, è la ninfa che crede di avere ritrovato il suo Trasimeno.