frittelline

frittelline all’olio

DOSI X 6 PERSONE

200 gr. di farina bianca

2 uova

1 cucchiaino di lievito di birra

1 bicchiere di latte

due cucchiai di olio extravergine di oliva

sale

scorza grattugiata di 1⁄4 di limone

zucchero

In una terrina preparare un impasto abbastanza morbido mescolando bene la farina, il latte, il lievito, l’olio e il sale. Quando l’impasto è ben amalgamato e privo di grumi aggiungere le chiare delle uova montate a neve e la scorza di limone.  Lasciare riposare 10 minuti.

Per la cottura fare delle piccole palline con l’impasto e cuocerle in abbondante olio non troppo caldo.

A cottura ultimata toogliere le frittelline dall’olio e metterle su carta da pane o altra carta di tipo assorbente e spolverare con zucchero.

fagiolina-1

Fagiolina del lago trasimeno

DOSI X 6 PERSONE

500 gr. di fagiolina del Trasimeno

sale e olio extravergine di oliva

prezzemolo

aglio

Lessare la fagiolina in abbondante acqua fredda e farla bollire per circa 20 minuti. Dopo averla scolata ricuocerla in altra acqua bollente salata per circa mezz’ora.

Servire condendo con sale, pepe, prezzemolo e aglio.

lenticchia-con-salsiccia

Lenticchie di Castellucio di Norcia con salsicce

DOSI X 4 PERSONE

400 gr. di lenticchie di Castelluccio di Norcia

8 salsicce

5 – 6 foglie di salvia

400 gr. di pomodoro passato

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

Mentre lessate le lenticchie, scottare le salsicce in acqua bollente. A parte preparare un soffritto con olio e salvia e aggiungere il pomodoro passato. Far insaporire il sugo e aggiungere le salsicce e le lenticchie. Cuocere a fuoco basso e servire.

zuppa-porcini

Zuppa di porcini

DOSI PER 4 PERSONE

300 gr. di funghi porcini

1 litro di brodo di carne

farina

burro

parmigiano

sale e pepe.

Preparare un soffritto con prezzemolo, cipolla e burro; aggiungere 150 gr. di porcini tagliati a piccoli pezzi e 150 passati al tritatutto. Cuocere a fuoco moderato e aggiungere il brodo di tanto in tanto. Salare, pepare e aggiungere la farina. Terminare la cottura e servire on pane abbrustolito.

bruschetta

bruschette

Dose per 4 persone

4 fette di pane casereccio

olio extravergine di oliva

1 o 2 spicchi d’aglio

sale

Tagliare 4 fette di pane casereccio e metterle sulla griglia. Farle abbrustolire e toglierle solo quando saranno dorate al punto giusto. A questo punto strofinarci sopra lo spicchio d’aglio e cospargervi sopra un cucchiaio d’olio, mettere un pizzico di sale e servire. Variante: aggiungere sopra dei cubetti di pomodoro precedentemente sminuzzati.

torcolo-san-costanzo-1

Storia del Torcolo di S.Costanzo

Dolce tipico della città di Perugia, la tradizione vuole che venga preparato il 29 gennaio in occasione della Festa di San Costanzo, primo vescovo e patrono della Città, insieme a San Lorenzo e Sant’Ercolano. È un torcolo di pasta di pane lievitata, dal delicato gusto di anice arricchito da canditi, uvetta e pinoli.
Alla forma del dolce la tradizione associa diverse origini, riconducibili in ogni caso all’evento del martirio del Santo, avvenuta per decapitazione nel 170 circa (verosimilmente proprio il 29 gennaio) al tempo dell’imperatore Marco Aurelio, durante le persecuzioni dei cristiani ad opera dell’Impero Romano.
Per alcuni, quindi, il buco rappresenterebbe il collo decapitato di Costanzo, mentre la forma a ciambella simboleggerebbe la corona tempestata di gemme preziose (i canditi!) che si sarebbe sfilata al momento della decapitazione.
Per altri, invece, il dolce raffigurerebbe la ghirlanda floreale che, dopo la decapitazione di Costanzo, sarebbe stata pietosamente posta sul collo del Santo per nascondere i segni del martirio: i canditi e l’uvetta sarebbero la rappresentazione dei petali dei fiori della ghirlanda.
 Sull’origine dei 5 tagli praticati diagonalmente sulla sommità del dolce, la tradizione popolare concorda nell’individuarvi le cinque porte corrispondenti ai cinque rioni del centro storico di Perugia (Porta Sole, Porta San Pietro, Porta Susanna, Porta Eburnea, Porta Sant.Angelo).

torciglione

Torciglione…quando un serpente sa essere…dolce!

Dolce tipico del Natale diffuso in particolare nel perugino e nella zona del Lago Trasimeno, viene preparato con impasto di mandorle dolci e amare tritate grossolanamente, zucchero, pinoli, e spicca per la caratteristica forma sinuosa di un serpente, completo di squame, occhi e lingua biforcuta.

L’origine dell’aspetto sembrerebbe ricondursi ai riti pagani dove il serpente, simbolo di vita e di forza, veniva venerato come vera e propria divinità, per la sua caratteristica di mutare pelle, rinnovando continuamente il suo aspetto.

Nella zona del Trasimeno, uno dei territori di elezione del dolce, la forma a spirale verrebbe invece ricondotta all’anguilla, pesce tradizionalmente presente sulle tavole natalizie.

mele

mele al sagrantino

DOSI X 6 PERSONE

6 grosse mele

50 gr. di zucchero

50 gr. di burro

un bicchiere di vino Sagrantino

50 gr. di zucchero vanigliato

50 gr. di ciliegie rosse candite.

 

Prendere le mele e, senza pelarle, privarle del torsolo con un apposito scavino. Riempire il foro con il burro, lo zucchero, le ciliegie candite.

Mettere le mele, così riempite, in una pirofila da forno, bagnarle con il vino Sagrantino e cospargerle di zucchero a velo. Lasciar cuocere per circa 40 minuti.

A cottura ultimata irrorarle con il fondo di cottura che dovrà risultare caramellato.

Con questo procedimento si può preparare qualsiasi tipo di frutta.

pollo_in_porchetta

Pollo in porchetta

DOSI X 4 PERSONE

1 Kg. di pollo

1 fegatino di pollo

60 gr. di prosciutto crudo

60 gr. di lardo

rosmarino

semi di finocchio selvatico

aglio olio d’oliva

sale e pepe 

Dopo aver pulito il pollo, preparare un trito con prosciutto, lardo, fegatini e uno spicchio d’aglio, il rosmarino e i semi di finocchio pestati.

Mescolare, aggiustare di sale e pepe e con il composto farcire il pollo.

Metterlo in una teglia, irrorarlo di olio d’oliva e cospargerlo con gli aghetti di rosmarino; metterlo in forno già caldo a 180° e cuocerlo per circa 50 minuti.

Appena pronto tagliarlo a pezzi e servire.

tortino-patate

tortino di patate con lenticchie e tartufo bianco

DOSI X 4 persone

un chilo di patate

2 etti di funghi champignon

1/2 etto di lenticchie di Castelluccio

80 gr di porri

2 spicchi di aglio

un ciuffetto di prezzemolo

un rametto di timo

1/2 etto di fontina

20 gr di tartufo bianco

olio extravergine di oliva

Sbucciate le patate e mettetele a bagno in acqua. Pulite i funghi e saltateli velocemente in padella con olio, aglio, timo, sale e pepe. Tagliate le patate sottilissime.

Spennellate di olio una placca da forno e adagiatevi un terzo delle fettine di patata, distanziandole l’una dall’altra. Coprite con i funghi e prezzemolo tritato, fate un secondo strato di patate e coprite con il porro tagliato a striscioline sottili. Terminate con un terzo strato di patate, grattugiandovi sopra la fontina.

Cuocete il tortino a bagnomaria per 4-5 minuti.

Nel frattempo avrete lessato le lenticchie e insaporite con olio, aglio, prezzemolo e sale.

Disponetele ora al centro del piatto e adagiatevi sopra il tortino di patate caldo.

Grattugiatevi sopra il tartufo bianco e servite.